l'Antipatico

martedì 17 febbraio 2009

Matteo chi?


Con l'azzeccatissimo slogan "Facce nuove a Palazzo Vecchio" il giovane Matteo Renzi (http://www.matteorenzi.it/) ha stravinto le primarie per la corsa alla poltrona di primo cittadino di Firenze del prossimo giugno. Matteo ha condito la sua vittoria alle primarie di Firenze con dichiarazioni all'insegna della prudenza, dei richiami all'unità e del guardare avanti. È grosso modo quanto ci si aspetta da un bravo sindaco, che non deve cavalcare onde emotive, ma come primo compito ha quello di tenere unita una comunità di persone. Per chi prende sul serio il valore della partecipazione e della reale apertura della politica, la vittoria di Matteo Renzi sembra una cosa la cui portata difficilmente risulta essere sopravvalutata. Matteo Renzi è un politico non inquadrabile in vecchi schemi anche per via della sua età non propriamente anziana. Il suo background fa riferimento alla Margherita e la sua vittoria, in una delle città più rosse d'Italia, è una lezione di politica formidabile per chi passa le sue giornate a lamentarsi dell'influenza degli ex DS o a cercare di scatenare le lotte intestine nel PD, a far filtrare dai bassifondi del gossip politico minacce di scissione. "Partecipazione" non significa "improvvisazione", recita il secondo slogan fatto proprio dal giovane Matteo, coraggioso ma non ingenuo. Al contrario dei tanti Savonarola di cui la nostra nazione si nutre per garantire eterne permanenze, Matteo Renzi ha convinto anche per la sobrietà delle dichiarazioni del giorno dopo, per il professionismo della sua politica. È anche la prima persona della generazione dei trentenni che riesce a raggiungere un risultato significativo in patria, senza l'investitura collettiva delle generazioni precedenti. Lo ha fatto con una buona dose di coraggio, come è apparso evidente dalla sua intervista televisiva a Daria Bignardi (http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=invasioni&video=20245) nella quale raccontava, con una sfrontatezza di cui si sentiva il bisogno, della prepotenza ottusa di chi suggerisce ai più giovani di mettersi in fila. In quella stessa intervista prese anche una cantonata a proposito dei diritti delle coppie omosessuali, corretta subito dopo quando ha affermato che la sua posizione in merito è la stessa del presidente Obama. Con la vittoria di Renzi si è aperta una piccola falla nel sistema, una falla per vedere la quale in molti ci siamo adoperati, convinti che aprire la politica ai contemporanei, anche a costo di qualche rottura col passato, possa solo far bene ad un Paese che sta morendo di asfissia per paura del futuro. Il vecchio gruppo dirigente si sperticherà ora nelle lodi per il rinnovamento finalmente conquistato, ma cercherà subito dopo di tappare la falla. Sta anche a tutti gli altri prendere esempio e fare in modo che non vi riesca.

2 Commenti:

  • Dopo la tua segnalazione, mi sono curata quasi nella totalità l'intervista barbarica.... Posso dire semplicemente e chiaramente qual'è l'effetto che mi ha provocato e cosa ne penso?
    Il caro Rienzi non è umano, è un androide creato per la modalità politica. Possiede un'intelligenza furba e si muove nel suo ambito usando l'immagine un pò come ha fatto Obama (ma mi sembra tirato il paragone, anche Obama è freddo e calcolatore, ma mi sembra uomo certamente di maggior spessore di Matteuccio nostro).
    Non basta avere 33 per essere un cavallo di razza, e Rienzi non lo è, mi pare uno che si vende bene, ma si "vende" ecco tutto.
    Non è solo per il fatto che vuole raggiungere una posizione, scavalcando anche il partito, per questo magari sarebbe da medaglia, visti i tempi, ma per il fatto che non mi sembra abbia partito, ossia che si consideri lui il partito. Difetto purtroppo insito nel PD, ognuno crede di essere o incarnare il partito e pertanto si finisce col trovarsi di fronte a migliaia di partiti che non si assomigliano affatto.
    Insomma personalmente lo trovo fasullo o meglio troppo costruito, non lo so, magari sbaglio io che apprezzo le personalità politiche, che riflettono prima di parlare, che si esaminano, che usano l'autocritica... ecc.
    Un essere umano e non un androide come Bertinotti per esempio. Rienzi ha solo un pregio .. l'età... ma è troppo poco.
    Ross

    Di Blogger rossaura, Alle 19 febbraio, 2009 14:16  

  • Ammazza che stroncatura!! Nemmeno Aldo Grasso tratta così sul Corriere divi e divette della tv! Non posso che inchinarmi al tuo commento tritatutto, cara ROSS. Non credevo che dedicando un post a chi sembrava una faccia nuova e pulita potessi scatenare questa sorta di "epurazione" mediatica e sociopolitica di un giovane con le aspirazioni di leader. Quando vuoi sai essere perfidamente cattivella...Un timoroso saluto da nomadus.

    Di Blogger nomadus, Alle 19 febbraio, 2009 20:17  

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